Vendite da record a New York per le aste d’arte moderna e contemporanea

In un clima di incertezza economica il trend positivo del mercato dell’arte sembra continuare in questi giorni con New York Sales, le aste di arte del XX e XXI delle maggiori case d’asta mondiali. Iniziate l’11 maggio con due serate di Christie’s dedicate a “Masterpieces from the S.I. Newhouse Collection” e “20th Century Evening Sale”, le aste hanno totalizzato 506.5 milioni di dollari, vendendo l’86% dei lotti.

La prima delle due serate si è aperta con 16 opere della collezione di S.I. Newhouse, uno dei più grandi imprenditori della storia dell’industria dei media, proprietario di Condé Nast, editore di The New Yorker e di testate quali Vogue e Architectural Digest. Tra i top lot “Autoritratto” del 1969 di Francis Bacon, venduto per 34.6 milioni di dollari, seguito da uno straordinario Picasso del 1937 “L’Arlésienne (Lee Miller)”, venduto a 24.5 milioni di dollari. Tra gli altri lotti il bellissimo dipinto “Orestes” di Willem de Kooning passato di mano a 30.8 milioni di euro, mentre ha realizzato quasi 2 milioni di dollari la tela “Martinson Coffee” del 1962 di Andy Warhol, un artista che negli ultimi anni è cresciuto molto e l’aumento del suo valore sembra inarrestabile, anche per quanto riguarda le quotazioni delle sue iconiche serigrafie. La 20th Century Evening Sale, che ha incassato da sola 328.7 milioni di dollari, ha presentato un nutrito gruppo di opere provenienti da diverse importanti collezioni private tra cui quelle di Alan and Dorothy Press, Sophie F. Danforth e Jacques ed Emy Cohenca. 

Il dipinto “Les Flamant” di Henri Rousseau, che ha raggiunto la straordinaria cifra di 43.5 milioni di dollari è stato il top lot della serata, diventando il nuovo record d’asta per l’artista, battendo il primato della sua ultima asta di ben 10 volte. Altri momenti rilevanti della serata milionaria sono stati l’aggiudicazione di “Nature morte à la fenêtre” di Pablo Picasso, venduto per 41.8 milioni di dollari,  “Burning Gas Station” di Ed Ruscha, che è stato acquistato per 22.2 milioni e i dipinti “Black Iris VI” e “White Calico Rose” di Georgia O’Keeffe, venduti rispettivamente per 21.1 e 13 milioni di dollari, mentre “Square de la Trinité” (1878–9) di Pierre-Auguste Renoir che ha raggiunto i 11.9 milioni contro una stima alta di 6 milioni di dollari. 

Domani sera, il 16 maggio, sarà invece la volta di Sotheby’s che presenta l’importante collezione di Mo Ostin, celebre discografico della Warner Bros. Tra i top lot che saranno presentati il dipinto “L’Empire des lumières” del 1951 di René Magritte, stimato dai 35 ai 55 milioni di dollari e “Le Domaine d’Arnheim” sempre del medesimo artista, stimato fra i 15 e i 25 milioni di dollari. Un dipinto di Cy Twombly stimato tra i 14 e i 18 milioni e un “Paesaggio” di Picasso, stimato tra i 7 e i 10 milioni di dollari.

Il 18 maggio sarà il turno della Contemporary Evening Auction di Sotheby’s e dell’ultra-contemporaneo che, forte del successo ottenuto sul mercato asiatico, torna con la sezione New Now. Tra i lotti presentati nel contemporaneo spicca la scultura “Spider” del 1996 di Louise Bourgeois, con una stima tra i 30 e i 40 milioni, mentre per il segmento New Now viene proposta l’opera, stimata tra i 12 e i 18 milioni, “Haze Days” del 1998 del giapponese Yoshitomo Nara, un artista molto richiesto in Asia.