Modenantiquaria, l’alto antiquariato in mostra a Modena. Presente anche M45

Fino al 18 febbraio si rinnova l’appuntamento con Modenantiquaria, tra le fiere più importanti per quanto riguarda gli appuntamenti internazionali dedicati all’alto antiquariato.

La manifestazione italiana, tra le più longeve e visitate, inaugura la sua 37esima edizione a ModenaFiere con 120 gallerie dall’Italia e dall’estero.  Tra le gallerie, tutte di alto livello, da Carlo Orsi Antichità a Moretti Gallery siamo presenti anche noi con M45, all’interno del grande spazio di Enrico Gallerie d’Arte (Stand Il Guercino, 5) con un’impronta più contemporanea rappresentata dalla scultura di Arnaldo Pomodoro “Soglia: a Eduardo Chillida, Studio” del 2003,  l’opera di Roy Lichtenstein “Shipboard Girl” e la serigrafia  di Andy Warhol, “Grace Kelly“.

L’Amministratore Delegato di ModenaFiere, Marco Momoli, si pone l’obiettivo di migliorare ulteriormente il successo dell’anno precedente, sottolineando l’eccellenza dell’edizione passata che ha attirato alcune delle più prestigiose gallerie italiane e internazionali. L’arte antica si è dimostrata non solo un solido investimento, ma – come ha sottolineato Momoli-  “…l’opera antica ha una fortissima aura e un valore culturale molto profondo”. 

Arriva alla sua 30esima edizione anche Petra, progetto dedicato al paesaggio che quest’anno si è rinnovata con diverse installazioni e un nuovo format dedicato all’outdoor, che coniuga classico e contemporaneo. Dopo il successo dei primi due anni, si riconferma anche il salone collaterale “Sculptura. Capolavori italiani dal XIII al XX secolo”, un appuntamento per collezionisti e appassionati del settore. 

Un mercato, quello dell’antiquariato che si conferma, seppur in leggero calo rispetto al contemporaneo, ancora  in salute. Lo scorso anno infatti, il mercato Old Masters, rispetto alla maggior parte delle categorie di collezionismo d’arte, ha registrato un calo minimo delle vendite, pari al 5%, rispetto al 2022, dimostrandosi, come segnalato da Artprice, un solido investimento in tempi di crisi e incertezze.

Stando all’ultimo report che riguarda il mercato dell’arte del 2023 di ArtTactic, mentre il valore dell’arte contemporanea ha registrato una flessione, con scambi per 1,79 miliardi, -12,8% rispetto agli oltre 2 miliardi del 2022, il comparto dei grandi maestri ha avuto anche diversi record con grandi aggiudicazioni in asta, con in testa Sir Peter Paul Rubens, Rembrandt Harmensz van Rijne e, in modo più inaspettato, Michiel Sweerts. A conferma di un interesse per l’arte classica sempre più evidente, in cui l’opera antica si dimostra un bene rifugio e un investimento sicuro, il successo della settimana newyorkese delle aste di gennaio dedicate agli Old Master.

Nella serata dell’asta di Christie’s del 31 gennaio, diversi lotti di artisti italiani hanno raggiunto valori da record, come il frontone di cassone del fiorentino Giovanni di Ser Giovanni Guidi, venduto per 1.5 milioni di dollari, a cui è seguito il lotto di Giulio Cesare Procaccini “Giuditta con la testa di Oloferne” acquistato a 1.3 milioni di dollari, poi, al terzo posto un “San Giovanni Battista” di Artemisia Gentileschi venduto per 962.000 dollari, che ha di poco battuto il lotto di Tiepolo “Ritratto di uomo con turbante” venduto per 945.000 dollari.

I dipinti dei grandi maestri italiani e fiamminghi si sono sfidati nell’asta di Sotheby’s, accanto ad un Autoritratto di Van Dyck, venduto per 2.4 milioni di dollari, si sono difesi gli italiani con il lotto di Carlo Crivelli raffigurante un apostolo venduto per 1.5 milioni di dollari e “Madonna annunciata” e “Arcangelo Gabriele” di Nardo di Cione venduti per 1 milione di dollari.

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