A New York per il Tefaf e le aste primaverili da Christie’s Sotheby’s

Come tutti gli anni non potevamo mancare al Tefaf alle aste di maggio a New York, vero polso dell’andamento del mercato mondiale dell’arte.

Le case Christie’s e Sotheby’s, nonostante l’attuale momento di incertezza che il mondo sta vivendo, sia dal punto di vista economico che politico hanno puntato, come si può visionare dai loro cataloghi, su opere di grandi maestri, oltre che diversi lavori importanti di artiste del Novecento, dimostrando una spiccata volontà di resilienza del mercato dell’arte.

Quest’anno Sotheby’s presenta fra i top lot l’intramontabile Francis Bacon, con il ritratto di “George Dyer Crouching” del 1966 venduto per 27.7 milioni di dollari, a seguire fra i lotti più importanti un “Concetto Spaziale, La fine di Dio” di Lucio Fontana venduto per quasi 23 milioni di dollari e una grande tela senza titolo, frutto della collaborazione fra Andy Warhol e Jean – Michel Basquiat del 1984 che ha raggiunto la cifra di 19.3 milioni di dollari. A questi si aggiunge l’opera “Ifafa I” dell’artista Frank Stella, recentemente scomparso, venduto a 15.2 milioni, oltre a quattro opere di Joan Mitchell, fra cui “Ground”, del 1989 e “Noon”, del 1969, venduti rispettivamente a 10 milioni e 22.6 milioni di dollari. Il grande interesse per l’artista americana dell’espressionismo astratto, sostenuto dalla grande retrospettiva del 2021-2022 itinerante tra San Francisco Museum of Modern Art, Baltimore Museum of Art e Fondation Louis Vuitton a Parigi, aveva portato lo scorso anno a risultati da record con risultati di vendita in asta fra i 27 e i 29 milioni di dollari.

Non sono mancati in catalogo da Sotheby’s nella Modern Evening Auction, gli ormai immancabili nomi di Claude Monet, con i dipinti “Mueles à Giverny” del 1893 venduto a 34.4 milioni di dollari, “Antibes vue de la Salis” del 1888 venduto a 14 milioni e di René Magritte, con l’opera “Le Blanquet” del 1955 venduto a 18 milioni di dollari, oltre all’immancabile Picasso, presente con l’opera “Buste d’homme” del 1969 venduto a 12.7 milioni di dollari. Il dipinto della Carrington “Les Distractions de Dagobert”, del 1945, acquistato quasi trent’anni fa nel 1995 per 475.000 dollari, ha raggiunto la cifra di 28.4 milioni di dollari, in un momento di grande interesse per l’arte surrealista.

Christie’s invece punta sulla collezione The Rosa de la Cruz tra i cui lotti spicca l’opera “Untitled (America#3)” di una poetica straziante di Felix Gonzalez Torres del 1992, ma soprattutto ha proposto nella 20th Century Evening Sale, opere di grandi maestri dell’arte moderna, tra cui una bellissima tela di Van Gogh “Coin de jardin avec papillons” del 1887 e tre opere di Claude Monet, fra cui “Moulin de Limetz” del 1888 e “Saint – Georges Majeur” del 1908 e l’immancabile Giacometti con la scultura “Femme Leoni”.

A seguire le opere più recenti tra cui la grande tela di Warhol “Flowers”, esposta nel 1964 alla Leo Castelli Gallery, la tela di Hockney “A Lawn Being Sprinkled” del 1967 e “Red Poppy” del 1928 dell’artista americana Georgia O’Keeffe, tela che raffigura un grande papavero.

Lo scorso anno durante la vendita della Paul Allen Collection due opere dell’artista americana, “White Rose With Larkspur No. 1” del 1927 aveva raggiunto quota 26 milioni e “Black Iris IV” del 1936 era arrivato a 21 milioni di dollari, seguendo il trend del mercato che vede la riscoperta anche commerciale, non solo delle artiste più giovani, ma anche delle “grandi maestre” del Novecento.