La luce nei paesaggi italiani del secolo scorso: al via la mostra curata da Marco Bertoli, a New York dal 20 luglio. Oltre la mostra: le esposizioni imperdibili nei musei della Grande Mela

Promosso dal professor Fabio Finotti, direttore dell’Istituto e curato da Marco Bertoli, si tratta di un progetto espositivo che punta ad indagare l’importanza della ricerca della rappresentazione della luce nel paesaggio che si dipana lungo tutto l’Ottocento e i primi del Novecento e coincide con l’elaborazione dell’estetica di molte scuole pittoriche.

Si tratta di un vero e proprio viaggio nel tempo che ripercorre le tappe salienti di questa trasformazione, mettendone in luce i principali temi: la predilezione per la pittura dal vero, le ricerche dedicate alla resa delle atmosfere e agli effetti di luce e colore. Dalle premesse maturate negli anni Sessanta dell’Ottocento nell’ambito della Scuola di Resina, si giunge così al paesaggio di tendenza simbolista, fino alla nascita del Divisionismo.

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Cosa vedere a New York

Molto interessante al MET, la mostra appena inaugurata “Chroma: Ancient Sculpture in Color”, pone l’accento sulla policromia nella scultura e nell’architettura greca e romana. La mostra confronta opere originali della collezione del Metropolitan e una serie di ricostruzioni a colori, risultato di un’ampia gamma di tecniche analitiche e frutto di una rigorosa ricerca storica.

Fino al 5 settembre al Whitney Museum è possibile visitare la l’ottantesima edizione della Biennale. Curata da David Breslin e Adrienne Edwards e intitolata “Quiet as It’s Kept”, la Biennale del 2022 presenta un gruppo intergenerazionale e interdisciplinare di 63  artisti e collettivi le cui opere dinamiche riflettono le sfide, le complessità del linguaggio artistico americano contemporaneo. Sempre fino al 5 settembre 2022, al Guggenheim Museum è possibile visitare una mostra su l’opera di Vasily Kandinsky.

Quest’anno ricorrono anche i 20 anni della fondazione della Neue Galerie, un piccolo gioiello dedicato  alla pittura, scultura e arti decorative realizzate in Austria e Germania tra il 1890 e il 1940. Dall’espressionismo tedesco, con opere di Max Beckmann, Ernst Ludwig Kirchner and Emil Nolde, alla Secessione Viennese, con opere di Gustav Klimt, Egon Schiele, Oskar Kokoschka e Alfred Kubin, oltre al design del Bauhaus.