Aste estive: la risposta positiva del mercato

Le aste estive hanno preso il via e si stanno susseguendo come una grande staffetta. Ha esordito Sotheby’s, svolgendo l’edizione di New York il 29 e il 30 giugno scorsi.
Dai primi esiti del mercato la situazione  è decisamente incoraggiante e “l’Asta del futuro” di Sotheby’s ha visto un 93% di venduto e diversi record, tra cui quello per un’opera venduta a un offerente online e per un lavoro su carta (olio, inchiostro e acrilico) di Jean-Michel Basquiat: Untitled (Head), del 1982, è stato infatti battuto a 15,2 milioni di dollari e il prezzo più alto di sempre di Sotheby’s. Protagonista indiscusso dei top lot è stato il Trittico di Francis Bacon, un’opera contesa tra due tenaci collezionisti, chiusa a 84,6 milioni di dollari, seguito dalla Pennellata bianca di Roy Lichtenstein eseguita nel 1965, che ha raggiunto 27 milioni di dollari.
Le quattro aste ONE di Christies del 10 luglio hanno poi raggiunto 420.941,042 dollari con il 97% dei lotti venduti e 7 nuovi record battuti. Il catalogo offriva anche lavori di artisti italiani di portata internazionale: a Parigi è passato di mano per 4,5 milioni di euro un bel ritratto di Maurice Drouard dai toni accesi, dipinto nel 1909 dal livornese Modigliani, mentre per l’arte del dopoguerra un’opera di Burri, una combustione rossa è stata scambiata a 3,4 milioni, entro la stima e un ‘taglio’ di Fontana del 1966 fuori misura – un singolo taglio su fondo rosso acceso 160 x 130 cm – è stato aggiudicato per 8,8 milioni di dollari da una stima di 7,5-10,5 milioni, protetto da una garanzia terza. Per finire un lavoro del contemporaneo Maurizio Cattelan ha chiuso l’asta per 1,2 milioni con uno dei suoi “Pinocchi” al tetto massimo della stima. Il mercato dei grandi nomi dell’arte del ‘900 e di oggi sta dimostrando la sua resilienza e i prezzi rimangono ai livelli pre-crisi, grazie anche e soprattutto alle garanzie, vere protagoniste di questa fase in cui sia compratori che venditori necessitano di rassicurazioni. Le proposte sul mercato, nonostante le incertezze economiche, restano davvero notevoli, con un’offerta di capolavori moderni e contemporanei che in Italia hanno spiccato ad esempio da Pandolfini e Wannenes.
Stiamo vivendo un momento incerto ma, nonostante la società post Covid sia ancora piuttosto confusa, il mercato dell’arte sta rispondendo in modo entusiasmante confermando il grande desiderio di investimenti e diversificazioni del portafoglio.