16 novembre – 16 dicembre 2004
Marghera – Venezia, Polo Vega

In collaborazione con il comune di Venezia

L’esposizione si propone di rendere omaggio ad un gruppo di pittori, esponenti più o meno noti di quella corrente artistica che viene oggi comunemente ricordata come “scuola veneta del XIX scolo”.
Spesso gli artisti esposti sono stati considerati autori minori non solo rispetto ai loro predecessori, come Tiepolo e Tintoretto e i grandi vedutisti del Settecento, ma anche nei confronti degli artisti coevi europei.
Tuttavia le loro opere mostrano uno spessore e una genuinità tali da renderle più che mai vive e vibranti ancora oggi; questi pittori pur riallacciandosi alla grande tradizione pittorica veneta, che ha fatto del colore la sua forma distintiva, hanno dimostrato una capacità sorprendente di rinnovare tematiche e modi espressivi, alimentati anche dal confronto con le nuove scuole paesistiche europee.

Vengono esposte diverse vedute e paesaggi lagunari, densi di luci, colori ed atmosfere in cui sembra trasparire un carattere più pensoso, lirico, maggiormente rivolto alla meditazione, nella ricerca di una sottile trama di corrispondenze tra stato d’animo e paesaggio, accanto a questi dipinti altri documentano l’affermarsi, anche sul territorio veneziano, della pittura del ‘vero’, eseguita en plein air.
In queste ultime opere la rappresentazione della realtà è ricondotta ai suoi valori essenziali, allo studio delle minime variazioni luminose, alla rappresentazione degli effetti atmosferici, alla volontà di fissare sulla tela gli effetti della luce specchiata sulla laguna o posata sui paesaggi campestri. Proseguendo sulla spinta delle poetiche del vero, che verso la metà dell’Ottocento si riflettevano anche nei programmi di studio dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, la mostra espone una serie di opere che vedono gli autori impegnati nella rappresentazione della città animata e viva delle calli e dei campielli, con una particolare predilezione per la descrizione degli ambienti domestici e della vita popolare e quotidiana dei più umili.

Antonio Rotta
(Gorizia, 1828 – Venezia, 1903)

La festa del Redentore a Venezia (1859)

Olio su tela, cm. 50 x 62
Firmato e datato in basso a destra

Antonio Rotta - Redentore
Guglielmo Ciardi- Riflessi

Guglielmo Ciardi
(Venezia, 1842 – 1917)

Riflessi di un giorno estivo (1885 ca.)

Olio su tela, cm. 74,5 x 101
Firmato in basso a destra

Emma Ciardi
(Venezia, 1879 -Venezia, 1933)

Bisbigli

Olio su tela, cm. 47,5 x 40,6
Firmato in basso a sinistra
Esposizione: Emma Ciardi, mostra postuma, Trieste, Galleria d’arte “Trieste”, aprile 1938 – XVI

Emma Ciardi - Bisbigli
Ettore Tito - Donna profilo

Ettore Tito
(Castellamare di Stabia, 1859 – Venezia, 1941)

Donna di profilo

Firmato in alto a destra