30 agosto – 14 settembre 1997
Capri, Teatro Quisisana

20 settembre – 12 ottobre 1997
Modena, Palazzo Cremonini

Mostra patrocinata dal Comune di Capri
Introduzione S. Luppi

La mostra intende ripercorrere le tappe fondamentali di quella feconda stagione dell’arte che vide fiorire a Napoli, a partire dal 1820, vere e proprie “scuole” ed esperienze artistiche che portarono allo sviluppo di una pittura del “vero”. Una vicenda intensa che vede, dopo il vedutismo neoclassico, nascere con la Scuola di Posillipo, con i fondatori Anton Sminck Pitloo (1790 – 1837) e Giacinto Gigante (1806 – 1876) l’idea di un paesaggio visto attraverso la lente del sentimento. L’esposizione prosegue con opere dei fratelli Palizzi e in particolare quelle di Filippo (1818 – 1899), che contribuì ad una riforma in senso verista della pittura napoletana intorno alla metà dell’Ottocento: il pittore si dedicò ai soggetti di una realtà rustica e umile, resa con felice immediatezza, per mezzo di una pennellata rapida e analizzata attraverso un approccio di studio dal vivo. Negli stessi anni convivono a Napoli diverse esperienze artistiche: accanto alle ricerche sempre maggiori in tema di realismo, come quello di Francesco Netti ( 1832 – 1894) o Michele Cammarano (1835 – 1920) vivono importanti artisti romantici, come Domenico Morelli (1826 – 1901) che sviluppa un linguaggio in antitesi a quello dei Plalizzi, approdando ad un verismo che si ispira prevalentemente a tematiche storiche e religiose. Nel 1863 nasce la Scuola di Resina, detta anche Repubblica di Portici, fondata da Marco De Gregorio (1829 – 1876) al quale si unirono in seguito Federico Rossano (1835 – 1912) e Giuseppe De Nittis (1846 – 1884), una corrente artistica che si opponeva all’Accademia e che, affine alla ricerca dei pittori macchiaioli, propugnava la ricerca del vero attraverso la pittura en plein air. Terminata sostanzialmente la Scuola di Resina, si avvia a Napoli il vero secondo Ottocento, caratterizzato da forti personalità artistiche del calibro di Francesco Paolo Michetti, Antonio Mancini, Raffaele Ragione, Francesco Lojacono, Attilio Pratella, Rubens Santoro, Carlo Brancaccio, Vincenzo Irolli e altri.

Francesco Lojacono
(Palermo, 1838 – 1915)

Piccoli pescatori

Olio su tela, cm. 52 x 94
Firmato in basso a sinistra
Bibliografia: G.L.Marini, Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento, Torino, 1997, tav. b/n p. 353

Francesco Lojacono - Piccoli pescatori
Domenico Morelli - Fanciulla

Domenico Morelli
(Napoli, 1826 – 1901)

Fanciulla

Olio su tela, cm. 40,5 x 31
Firmato in basso a sinistra

Filippo Palizzi
(Vasto, 1818 – Napoli, 1889)

Ritorno dai campi (1857)

Olio su tela, cm. 52,5 x 82,5
Firmato in basso a sinistra

Filippo Palizzi - Ritorno dai campi
Francesco Netti - Odalisca

Francesco Netti
(Santeramo in colle, 1832 – 1894)

Odalisca

Olio su tela, cm 46,3 x 61,7
Firmato in alto a sinistra
Bibliografia: C. Farese Sperken, Francesco Netti, Napoli, 1996, tav. LIV, p. 127