giugno 2025 – aprile 2026
Bedizzole (BS), Scuderia La Caccia
“ARTopenAIR” nasce dalla collaborazione tra Marco Bertoli Art Advisor, M45 MILANO e la Scuderia La Caccia con l’idea di creare una connessione tra l’arte contemporanea e l’equitazione. L’iniziativa propone un programma biennale di esposizioni rivolto a giovani artisti emergenti e ad affermati protagonisti della scena artistica nazionale e internazionale.
Le sculture, inserite in un percorso “OPEN AIR”, dialogano con il paesaggio circostante, creando un legame tra arte, natura ed equitazione. Questa fusione nasce dalla volontà di arricchire l’esperienza dei visitatori, sviluppando un ambiente stimolante e suggestivo in grado di favorire, attraverso le opere installate, una riflessione profonda. Ogni opera viene selezionata per la sua capacità di entrare in risonanza con il contesto attraverso la materia, la narrazione o la pura presenza in un percorso articolato tra gli spazi della tenuta della Scuderia La Caccia. Cinque potenti sculture di Paolo Grassino invitano così gli ospiti a un viaggio di riflessione, emozione e coinvolgimento sensoriale.
Marco Bertoli presenta Paolo Grassino, uno dei più incisivi scultori contemporanei italiani, noto per le sue tematiche sociali e di profonda riflessione sulla contemporaneità e per l’uso di materiali grezzi e forme essenziali. La sua opera si colloca al crocevia tra natura e artificio, controllo e caos, uomo e macchina.
Grassino utilizza gomma, cera, cemento e residui industriali per dare vita a opere che parlano in silenzio, ma in modo profondo, della condizione umana. Le sue opere sono state esposte in musei nazionali e internazionali, da Miami a San Pietroburgo, da Singapore a Pechino. Inoltre ha partecipato a diverse biennali e le sue creazioni sono presenti nelle più importanti collezioni, non solo europee e americane, ma anche asiatiche.
Chi è Paolo Grassino
Nato nel 1967 a Torino, ha studiato presso l’Accademia Albertina, dove oggi insegna. Le sue opere, dal forte impatto visivo ed emotivo, propongono una riflessione sulla società attuale e su quello stato di precarietà e mutazione in cui essa si trova. L’artista utilizza tecniche e materiali diversificati per realizzare imponenti strutture, in cui è centrale il recupero della manualità.
Inizia a esporre da giovanissimo e, con la prima personale alla GAM di Torino del 2000, si afferma presso gallerie e istituzioni nazionali e internazionali. Nel 2005 esegue la grande installazione “Armilla” sulla facciata della Fondazione Palazzo Bricherasio a Torino e, nel 2008, partecipa alla XV Quadriennale d’Arte a Roma. Nello stesso anno Lóránd Hegyi lo invita per una mostra personale in Francia, al Musée d’Art Moderne et Contemporain de Saint-Étienne Métropole. Nel 2009 partecipa alla mostra Essential Experience al museo RISO di Palermo mentre è del 2010 la mostra antologica al Castello di Rivalta (TO). Nel 2011 è presente al MACRO di Roma con “Madre”: imponente e tentacolare groviglio di ramificazioni e radici ricoperte da cera rossa. Sempre nello stesso anno è la partecipazione alla Quarta Biennale di Mosca ed espone nei musei pubblici internazionali come il Frost Art Museum di Miami e il Loft Project ETAGI di San Pietroburgo. Nel 2012 partecipa a Beaufort 04-Triennial of Contemporary Art by the Sea di Ostenda. Al 2013, invece, risale la sua personale negli spazi di Milano del Centro d’arte contemporanea Luigi Pecci, in occasione della quale viene presentato il catalogo edito da Skira dei suoi più significativi lavori dal 1992 al 2012. Sempre nel 2013 l’IIC di Madrid gli dedica una mostra personale. Tra le esposizioni di maggior prestigio nel 2017 le due personali a Casa Fiat de Cultura a Belo Horizonte in Brasile e al The Parkview Museum di Pechino e Singapore, mentre la mostra personale “Magazzinoscuro” al MAC di Lissone è del 2015. Insieme a Gisella Chaudry, nel 2018 fonda NewGAP, gruppo di lavoro che si occupa della promozione e divulgazione delle giovani ricerche artistiche contemporanee siciliane. Nel 2019 si svolge la sua antologica presso Palazzo Saluzzo Paesana a Torino, in cui una selezione di sue opere ripercorrono trent’anni di produzione artistica, lungo un percorso mai banale di indagine sulle contraddizioni dei nostri tempi e sulla triangolazione controversa tra uomo, storia e natura. Nel 2021 prende parte alla mostra itinerante “La via della seta. Arte e artisti contemporanei dall’Italia” organizzata dalla Farnesina con tappe nei musei di Kiev, Ankara, Tbilisi,Tashkent, Beijing, Xi’an. Nel 2023 viene invitato dalla città di Pinerolo alla Terza Biennale Diffusa e realizza una mostra personale dal titolo “Incursioni” con la curatela di Franco Fanelli nella storica Cavallerizza Caprilli e nei luoghi più significativi della città.
Senza nome (2014)
Fusione in alluminio, 180 x 56 x 40 cm
Collocata all’aperto, questa forma silenziosa vibra di profonda energia, richiamando le forze invisibili che animano la vita sotto la superficie.
Travasi (2011)
Fusione in alluminio, 210 x 95 x 85 cm – 165 x 125 x 85 cm
Travasi si ispira al flusso travolgente di informazioni digitali, che ci sommergono.
Nella tranquillità della natura, l’opera ritrova equilibrio, suggerendoci di disconnetterci per riconnetterci, fuori dalla rete.
Cardiaco (2006)
Fusione in alluminio patinato, 157 x 220 x 145 cm
Grassino ci invita a riflettere su come il progresso trasformi la nostra essenza, ricordandoci che un cuore nasce per battere e non per essere battuto.
Immersa nella natura, la scultura pulsa di nuovo significato, richiamando il nostro posto in un mondo vivo e vibrante.
T (2019)
Fusione in alluminio e trave in ferro, 178 x 45 x 600 cm
Una potente meditazione sul progresso dell’uomo. Figure umane interagiscono con una trave metallica, incarnando la tensione tra uomo e macchina.
Fiato (2014)
Fusione in alluminio patinato, 240 x 180 x 92 cm
Due cervi a grandezza naturale ci osservano con orbite vuote, testimoni silenziosi della trasformazione del mondo contemporaneo.