L’Arte in Italia è ancora un investimento primario

La presenza di “arte” nei patrimoni è sempre maggiore, come confermato da numerosi Report di settore e da importanti quotidiani nazionali come Repubblica e il Corriere della Sera. In particolare quest’ultimo, in un articolo del 20 novembre, riportava come Arte e Finanza, a livello globale, saranno sempre più interconnesse.

Nell’Art&Finance Report del 2017 pubblicato da Deloitte emerge che in Italia l’arte viene guardata come un investimento primario, come asset class e, come riportato su Repubblica in un articolo della fine di novembre nell’inserto Affari&Finanza, è necessario offrire un servizio che sia su misura.

Con la crescita dell’arte nei portafogli, infatti, aumenta anche la domanda di servizi correlati come la valutazione delle collezioni e, in modo particolare, il passaggio successorio. Questo perché l’arte potrebbe rappresentare la continuità della famiglia e l’elemento di collegamento e di facilitazione del passaggio generazionale. Sempre più importanti diventano quindi le attività formative verso le reti di private banking e i family officer.